Lolito, autoclassificatosi come non appassionato di Silent Hill, esprime il suo pensiero generale riguardo la città nebbiosa e tira fuori la Silent Hill dentro di lui.

Tutto è Silent Hill

Quindi Silent Hill è paura. La paura è un’emozione governata prevalentemente dall’istinto che ha come obiettivo la sopravvivenza dell’individuo ad una presunta situazione di pericolo; si scatena ogniqualvolta si presenti un possibile rischio per la propria incolumità, e di solito accompagna un’accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche di difesa. Dietro ogni angolo può nascondersi un’insidia, il battito del tuo cuore accelera vertiginosamente, le mani incominciano a sudare e solo i più coraggiosi hanno la forza di andare avanti.
Quindi Silent Hill è ansia. L’ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Può esistere come disturbo cerebrale primario oppure può essere associata ad altri problemi medici, inclusi altri disturbi psichiatrici. Il giocatore di Silent Hill non può essere ansioso, non riuscirebbe a portare avanti la sua avventura vivendo in questo d’animo negativo; e il luogo del gioco ci mette del suo: la nebbia, un paesino deserto riescono ad incutere ansia a chiunque, ma solo in pochi riusciranno a proseguire.
Quindi Silent Hill è rischio. Il rischio è un concetto connesso con le aspettative umane. Indica un potenziale effetto negativo su un bene che può derivare da determinati processi in corso o da determinati eventi futuri. Nel linguaggio comune, rischio è spesso usato come sinonimo di probabilità di una perdita o di un pericolo. Il rischio di proseguire la tua missione disarmato, con mostri che possono sbucare all’improvviso dalla nebbia; il rischio di continuare nonostante la ferita peggiori sempre più e la vostra vita sia appesa ad un filo.
Quindi Silent Hill è angoscia. L’angoscia è un sentimento intenso di ansia e apprensione. L’angoscia è definitiva quindi come il sentimento della possibilità. A differenza dell’animale, che è guidato da istinti in grado di soddisfare le prime necessità, ogni uomo è abbandonato a sé stesso e costretto a operare delle scelte che possono prospettarsi errate, pericolose o addirittura lesive per la sua stessa esistenza; quindi, dal momento che ciascuno condivide lo stessa condizione di fronte all’atto di scegliere, l’angoscia è necessariamente un fondamento dell’essenza umana, primigenio e inalienabile. E’ quello stato in cui cade il tuo animo una volta venuto a sapere della scomparsa di tua figlia dopo un tragico incidente.
Tutto questo è Silent Hill.

Lolito