Un team italiano indipendente, Dreampainters, ha annunciato di essere al lavoro su Anna. Anna è una avventura grafica a sfondo horror e in prima persona ambientato in Valle d’Aosta con la trama che si baserà da leggende e racconti locali.

Il blog Indie Vault ha fatto una intervista a Simone Tagliaferri, game designer del gioco.

IV: Come vi siete incontrati, e cosa vi ha spinto a unirvi per dar vita a Dreampainters?

ST: Il nocciolo duro del team si è formato sul forum di Ars Ludica. In realtà ci conoscevamo già da tempo sul forum di TGM Online, ma lì era stato più uno sfiorarci e un trollare amorevolmente insieme che un fare vera conoscenza. In effetti, a pensarci bene, ci conosciamo da un sacco di tempo, più di dieci anni, ma non avevamo mai fatto nulla insieme. Il nome del team lo ha proposto il programmatore capo e non mi è affatto dispiaciuto. Non chiedermi nomi perché non posso dirli: i programmatori al momento non possono rivelare chi sono per motivi contrattuali con i loro attuali datori di lavoro.

IV: Come avete deciso di iniziare a sviluppare questo gioco?

ST: Il progetto è nato da un’idea del programmatore capo, che desiderava ardentemente realizzare un gioco nella segheria di cui avete potuto ammirare le prime immagini. Il perché è una storia di cui non mi permetto di fare da cantore… insomma, se vuole ve la racconterà lui quando avrà finito di salvare il mondo in incognito. In principio io mi sono proposto per scrivere i dialoghi e gli enigmi, poi, visto che avevo le idee abbastanza chiare, per fare il game design completo, e ora eccoci qui.

IV: C’è qualche altro titolo, recente o del passato, che avete preso a modello o che vi ha ispirato?

ST: Moltissimi, ma in realtà non è detto che saranno direttamente visibili nel gioco. Il sistema di risoluzione degli enigmi sarà classico, ma inseriremo alcune caratteristiche, di cui per ora preferisco non parlare, che sono abbastanza peculiari. Così a braccio mi viene in mente il terzo Gabriel Knight, ma non vorrei mirare troppo in alto e finire per colpire le nuvole. Diciamo che i Darkness Within, belli e sottovalutati, hanno fatto la loro parte, così come altre avventure horror minori, ma, più che parlare di singoli giochi, preferisco parlare di uno spettro di titoli che accompagnano la nostra esperienza di videogiocatori.

IV: Potete rivelarci qualche dettaglio in più sul gioco? Ad esempio, è in prima o in terza persona, a schermate fisse o no, è un punta e clicca o si controlla come un FPS…?

ST: Posso dirti che sarà in prima persona, che non sarà a schermate fisse e che sarà un punta e clicca arricchito da altri elementi che sveleremo più avanti.

Qual è il feeling, l’atmosfera che volete evocare? Dirò una scemenza, ma a me le immagini hanno ricordato un po’ Blair Witch Project, un po’ Twin Peaks, un po’ la presentazione del primo Silent Hill…

Diciamo che Twin Peaks è sicuramente un buon punto di partenza per descrivere l’atmosfera di Anna. Di base siamo partiti da alcune leggende locali della Val d’Ayas, rielaborate e adattate per l’occasione, e vorremmo mantenere nel gioco parte dell’atmosfera del luogo reale, la cui storia vera è già di suo interessante e inquietante.

Da un punto di vista tecnico, Anna sarà un’esclusiva PC e sarà programmato per sfruttare la potenza hardware delle moderne schede grafiche. Il gioco offrirà sei ambientazioni ricche di dettagli, che si mostreranno diversamente a seconda dello stato mentale del protagonista, e in cui ci saranno enigmi da risolvere e “presenze” da affrontare, per un totale di circa tre ore di gameplay e tre possibili finali. Il prezzo non è ancora stato definito, ma si tratterà in ogni caso di un titolo budget.

La colonna sonora è stata affidata alla gothic band Chantry, mentre a livello visivo sono state per ora rilasciate solo le tre immagini d’anteprima che potete vedere anche qui, che raffigurano l’esterno della segheria intorno alla quale dovrebbe essere incentrata la storia, e dalle quali si intuisce indubbiamente un ottimo livello di dettaglio, nonché un consistente lavoro di ricerca iconografica.