Chi segue questo blog da tempo se ne è perfettamente accorto: dall’inizio del 2013 gli aggiornamenti e le recensioni hanno subito un brusco calo portando il sito allo stato di abbandono. Scrivo questo post per tutte le persone che mi hanno contattato chiedendomi perchè sia andata a finire così.

I motivi sono essenzialmente due: il primo è legato alla mia vita privata dove ho un lavoro che mi porta via sia tempo sia pensieri per la testa, tempo e pensieri che preferisco dedicare ad altro. Sono arrivato a un certo punto insomma dove è necessario fare delle scelte facendo perciò una sorta di “spending review” di tuttociò che mi piace e tra queste rinunce purtroppo è finito Land of Rust.

Il secondo motivo è più ideologico e riflessivo: Land of Rust come sapete è un blog a tema survival horror dove per survival horror si intende IL survival horror per eccellenza:
– quello che ti trasmette smarrimento perchè non sai dove andare perchè non ti trovi di fronte un percorso lineare
– quello che ti abbandona a te stesso e che non ti da nessuna speranze di uscirne vivo
– quello dove potevi passare intere giornate a ragionare su un enigma prendendo carta e penna
– quello che non presenta nè HUD nè alcuna informazione a video
– quello che in certi punti ti costringe a fermarti a ragionare sul tuo inventario: è meglio che mi porto dietro pistola e 30 proiettili o medicazioni?
– quello dove non vedi l’ora di arrivare al punto di salvataggio
– quello che non ti fa capire niente della trama e ti porta a confrontarti con altre persone dal vivo o sul web
– quello dove i mostri sono solo una parte della componente horror
– quello dove hai più paura di ciò che non vedi rispetto a quello che vedi
– quello dove era ancora il protagonista ad essere un malcapitato tra gli zombie e non gli zombie ad essere i malcapitati con il protagonista

Questo secondo motivo ovviamente non è stato il motivo decisivo in quanto è praticamente dalla seconda metà degli anni 2000 che il tema survival horror ha subito un brusco calo in termini di qualità ma ha comunque contribuito: non è piacevole per un appassionato come me vedere saghe storiche che vengono storpiate e stuprate senza minimo ritegno (Resident Evil?) e altre che godono di un livello di considerazione da parte del publisher che rasenta i minimi storici (Silent Hill?). Cosa ci rimane quindi? Pochissime realtà spesso e volentieri derivate dal mondo indie, troppo poco se facciamo un paragone con la golden age che c’è stata a cavallo tra la seconda metà degli anni novata e i primi anni 2000, quando il genere è esploso.
Non voglio dare colpe a nessuno: nella golden age il genere ha avuto successo perchè era il mercato che lo aveva deciso e lo stesso mercato ne ha stabilito la rovina. Non voglio dare colpe neanche ai videogiocatori moderni: semplicemente ignari e inconsapevoli della bellezza di questo genere e di quante fantasie e bellezze sia in grado di offrire.
La mia amarezza perciò non è un modo per lanciare accuse a nessuno e ciò che provo è solo dispiacere per come le cose stanno andando a finire.

Potreste anche farmi degli esempi di giochi che ritenete survival horror ma se confrontati con i punti sopracitati probabilmente non troverei alcun riscontro e finirei per non considerarlo tale (per dire io tengo fuori anche Dead Space che è uno dei pochi titoli che, per atmosfere, si avvicina ad essere parte del genere). Ho provato anche a trattare titoli che ruotano attorno al genere (persino Lollipop Chainsaw che alla fine è puramente un action game privo di nessuna atmosfera) ma purtroppo le motivazioni vanno via via scemando.

Voglio concludere ringraziando tutti quelli che mi hanno seguito e supportato, il blog chiude ma non andrà offline in quanto resterò proprietario del dominio. Ho passato 6 anni magnifici. Ne approfitto anche per rimandare alla community di Silent Hill Chronicles che amministro personalmente. Nella community siamo tutti appassionati nostalgici del genere e siete tutti i benvenuti.

Grazie ancora di tutto quanto, lunga vita ai survival (quelli veri).