I giocatori più “anzianotti” si ricorderanno di un genere che nella prima metà degli anni ’90 andava molto in voga: le avventure (generalmente punta e clicca) in cui la narrazione era affidata ai Full Motion Video (FMV) con i personaggi che diventano attori in carne e ossa. Bill Gates, a proposito dell’uscita di 7th Guest, disse all’epoca che questo modello di gioco sarebbe diventato il nuovo standard dell’intrattenimento del futuro ma ci si rendeva conto che in realtà, pur essendoci alcuni titoli di ottima qualità, il risultato medio era mediocre e spesso attori, scenografie e regia erano assolutamente imbarazzanti. Con il progresso della tecnologia tridimensionale e le maggiori possibilità delle cut scene, i FMV vennero accantonati una volta per tutte.

Sam Barlow (autore dell’acclamato Silent Hill: Shattered Memories) ha voluto omaggiare questo modello di gioco proponendo Her Story, un crime-drama interattivo a tutti gli effetti in cui noi saremo un non identificato protagonista senza volto e senza voce alle prese con un terminale della polizia alquanto “vintage”. L’ambiente di gioco è infatti un vero e proprio desktop con tanto di icone, qualche txt da leggere e il cestino contenente anche un mini-gioco ammazzatempo.

Tuttavia il software principale è una finestra connessa al logic database: il gioco parte con un campo di testo già pre-compilato con la parola “Murder” (omicidio) e cliccando su “Search” sarà possibile vedere alcuni filmati di una ragazza, di nome Hannah, rispondere alle domande di investigatori (anche questi senza voce nè volto) circa l’omicidio di suo marito Simon. I video sono usciti fuori proprio perchè tra i monologhi della razza la parola “murder” era presente.

Il gioco perciò si sviluppa su questa regola: attraverso i discorsi e le riflessioni di Hannah durante gli interrogatori, dovremo estrapolare e pensare a delle parole chiave da utilizzare nella ricerca sul database al fine di sbloccare buona parte, se non tutti, dei 271 filmati presenti nel gioco. Ovviamente, questa strutturà presenterà una narrazione assolutamente anacronistica in quanto, a seconda del nostro istinto o del nostro modo di investigare, potremo sbloccare video che ci aiuteranno a comprendere la verità in tempi relativamente brevi o, al contrario, sudare parecchio per riuscire a ricostruire l’intera storia.

Inutile parlare ovviamente di aspetti tecnici, di grafica e gameplay dato che, come si può ben capire, sono assolutamente aspetti marginali e irrilevanti per la valutazione dell’opera. La trama quindi ricopre un aspetto centrale e fondamentale e su questo Sam Barlow si rivela una garanzia ripetendo già quanto di buono fece per Silent Hill Shattered Memories: Her Story è un giallo di grandissimo valore, ben intricato e ricco di misteri che, anche una volta visti tutti i video, non tutti saranno risolti lasciando al giocatore la possibilità di trarre le proprie conclusioni.

Le meccaniche molto semplici permettono al gioco di essere accessibile a chiunque e, fortunatamente, per completarlo non è necessario nemmeno sbloccare tutti i filmati del gioco (alcuni sono molto difficili da scovare se non grazie a colpi di fortuna o a “trucchi” che sarà possibile usare una volta completato il gioco almeno una volta) in quanto, una volta scoperti i video che ci dovrebbero “suggerire” la verità sulla trama, una “voce” ci chiederà se vogliamo finirla qui oppure no. Naturalmente, anche se dovessimo accettare di uscire, il giocatore avrà comunque possibilità in un secondo momento di continuare la ricerca per i restanti video.

Non abbiamo aggiunto che sul terminale, oltre alla ricerca dei video, sono disponibili altre opzioni come: aggiungere etichette (“tag”) ai video in modo tale da poterli recuperare in un secondo momento, aggiungere i video in sessione in modo tale da creare una nostra “sequenza” (particolarmente utile se si vuole avere i video in ordine cronologico), aprire una finestra chiamata “Database” che ci mostrerà un quadro con dei tasselli colorati: i tasselli verdi sono i video precedentemente sbloccati, un tassello giallo rappresenta l’ultimo video visualizzato mentre i tasselli senza colore sono i video ancora bloccati. Questa funzione è utile per capire quanti video siamo riusciti a visualizzare e quanti ce ne mancano.

All’inizio avevamo accennato sull’imbarazzante qualità tecniche dei video FMV di molte avventure anni 90 e, per fortuna, Her Story non riprende quel modello: Viva Seifert (che soprendentemente non è neanche una attrice di professione) nel ruolo di Hannah è semplicemente grandiosa ed è riuscita a dare quel personaggio quel senso di ambiguità e quel senso di incertezza tipica di certi personaggi, perdonatemi il paragone, di hitckcock-iana memoria. Se Her Story è un titolo di spessore lo si deve soprattutto a Viva Seifert.

Ultima nota per la colonna sonora, appositamente resa poco presente per creare la giusta atmosfera. Tuttavia, soprattutto a seguito di momenti chiave, riesce a inserirsi nei punti giusti e con il giusto tono.

Commenti finali
Sapevamo già che Sam Barlow fosse un ottimo autore ma con Her Story (sua prima opera come sviluppatore indie) arriviamo a livelli pazzeschi: il gioco è degno di un libro giallo di grande qualità grazie a una storia sì frammentata ma comunque organizzata bene affinchè il giocatore, secondo il proprio intuito, possa scoprire la verità pezzo dopo pezzo con interesse crescente. La curiosità aumenterà a tal punto che probabilmente scoprirete la verità in una sola sessione di gioco, complice anche un gameplay praticamente immediato e a dir poco familiare. Se poi il gioco vi avrà particolarmente appassionato allora la sfida si allungherà leggermente con la ricerca completa di tutti i video (un totale di 271). Molto brava davvero Viva Seifert e complimenti a Mr. Barlow.