– One More Soul to the Call
Un altro main theme, questa volta One More Soul to the Call di quel Silent Hill: Homecoming mai apprezzato granchè. Anche in quel gioco però Yamaoka ha fatto un lavoro eccellente, tant’è che il brano in questione sa farsi ben apprezzare tra gli appassionati. Un altro esempio di perfetta alchimia tra basso, batteria, chitarra e voce. Sono ovviamente Mary e Akira che, lei con la voce  e lui con la chitarra, che si “rimbalzano” la palla (per la felicità di tutti noi). Un brano seducente e che, da tempo, avevo sempre immaginato di grande impatto in una ipotetica proposta live. Aspettativa decisamente rispettata.

– Cradle of Forest
Questa è la prima di una serie di “varianti”: Cradle of Forest fu infatti un brano tra i titoli di coda di Silent Hill 4 cantata e scritta da Joe Romersa ma, per l’occasione, reintepretata da Mary Elizabeth. Amo particolarmente la canzone originale e quindi la curiosità di vedere questa variante è molto alta. Il risultato è, come si poteva sperare, ben oltre la sufficienza. Forse qualche lieve sbavatura nelle parti iniziali (semplicemente perchè la voce baritonale di Romersa era più adatta) ma sugli alti Mary non tradisce affatto dando a questo grande classico nuova linfa vitale. Il pubblico non ha potuto fare altro che gradire calorosamente.

– Shot Down in Flames
Tratta da Silent Hill: Origins, Shot Down in Flames è un’altra canzone seducente e adrenalinica per la ritmica particolare. Nulla da aggiungere: trascinante e vorticosa sono gli aggettivi che meglio sintetizzano questo brano ottimamente eseguito.