– You’re not here
Son sincero e non bastonatemi: You’re not here non è il mio pezzo preferito e non lo avrei messo alla fine della scaletta. Tuttavia la scelta non poteva essere più naturale di così: è da questa canzone che è iniziato il lungo e premiato sodalizio tra Akira Yamaoka e Mary Elizabeth McGlynn. Quindi la scelta non poteva essere più azzeccata di così. Con un pubblico ormai completamente perso, doveva essere così. A tal punto che nel corso della canzone la Mary punta il microfono al pubblico con tanto di cori “hyoooo” e “Feeeeelll Jooooy!”. Durante l’esecuzione, Mary presenta ogni singolo membro della band che, una volta nominato e ricevuta la doverosa ovazione, esegue un breve assolo con il proprio strumento. Dopo che anche la Mary si è goduta il meritato bagno di pubblico, la standing ovation ovviamente è riservata per Akira Yamaoka che alza le braccia in trionfo simulando un abbraccio collettivo verso tutto il pubblico. Finiti i saluti, You’re Not Here prosegue fino a una triste e malinconica conclusione in cui il pubblico, compreso un grazioso peluche di Robbie, non vuole smettere di applaudire, non vuole smettere di divertirsi, non vuole smettere di chiamare i propri idoli, non vuole smettere di ascoltare e scatenarsi con ciò che li ha resi felici in passato. Finisce proprio così il concerto: con il dispiacere di doversi voltare per raggiungere l’uscita (non senza aver prima acquistato qualche ricordino al banco del merchandising).
Commenti finali
Una trasferta dura e faticosa ma più che appagante: spettacolo meraviglioso, musicisti grandissimi, Mary Elizabeth incredibile e Akira divino. Un grazie enorme a loro ma soprattutto un ringraziamento vero ai FRANCESI che hanno portato la band sul continente e che hanno risposto alla grande alla chiamata. Per quanti divisi, quella sera parlavamo tutti la stessa lingua, quella di Silent Hill, ed è stato assolutamente meraviglioso. Merci beaucoup!